Le Società di mutuo soccorso


Le Società di Mutuo Soccorso sono associazioni nate nell’Ottocento per sopperire alle carenze dello stato sociale e aiutare i lavoratori in caso di incidenti sul lavoro, malattia o perdita del posto. 

Tali Società si fondavano sulla mutualità, sulla solidarietà ed erano strettamente legate al territorio in cui nascevano. La spinta alla loro nascita venne da una progressiva presa di coscienza da parte delle masse lavoratrici della propria condizione di sfruttamento e della ricerca in se stesse della forza e degli strumenti necessari per fare fronte al loro precario stato. Uno dei padri del movimento solidaristico-mutualistico del nostro paese può essere considerato Giuseppe Mazzini. Le idee mazziniane rappresentarono un veicolo di grande importanza nella diffusione in Italia dei valori e degli ideali cooperativi e influenzarono moltissimo la nascita di alcune società di mutuo soccorso. Mazzini incitava ad unirsi "fra gente di uno stesso mestiere per dare vita a coraggiose cooperative", raccomandava di associarsi e "tassarsi anche di una modesta quota per creare casse di previdenza e di assistenza". Nel 1864 venne pubblicata ad opera del Ministero dell'agricoltura, industria e commercio la prima statistica postunitaria delle società di mutuo soccorso aggiornata al 31 dicembre 1862. L'indagine rilevò la presenza di 443 società operaie concentrate in Piemonte, Liguria, Emilia, Lombardia al nord, Toscana Umbria al centro. Le 408 società che fornirono al Ministero il numero degli aderenti contarono 111.608 soci effettivi. 
Successivamente a questo tipo di esperienza che alcuni
consideravano paternalistica, si affiancarono altri tipi di organizzazioni di lavoratori che sostituirono alla concezione mutualistica e solidaristica quella sindacale e partitica.
Negli anni della Grande Guerra lo sviluppo dei movimenti associativi viene inevitabilmente rallentato, tuttavia i circoli culturali, le case del popolo e le SOMS sono impegnati in una campagna contro la guerra e nel contempo in tutte le sedi si promuovono aiuti ed assistenza per i cittadini, per i soldati e per le loro famiglie. L´avvento del fascismo è contrassegnato da una vasta azione che mira a distruggere tutti i movimenti di libero associazionismo ed alla loro progressiva integrazione nel sistema fascista. Il nuovo regime, prima di abrogare tutte le libertà individuali, toglie alle organizzazioni dei lavoratori le loro sedi politiche, sindacali e associative. Il fascismo, nonostante si trovi di fronte ad una tenace resistenza, riesce a far chiudere o trasformare in "Case del Fascio" quasi tutte le sedi dell'associazionismo. Dopo la guerra, nel 1950, la Federazione Italiana della Mutualità, quale continuazione della soppressa Federazione Italiana delle Società di Mutuo Soccorso, si alleò con la Confederazione Generale del Lavoro, per rafforzare la tutela dei lavoratori. Si costituì un'organizzazione di credito popolare a bassissimo tasso d'interesse che favorì lo sviluppo di piccole aziende cooperative e garantì l'assistenza sanitaria ed il sostegno economico alle categorie più deboli, ai disoccupati, agli orfani e alle vedove. Le società di mutuo soccorso, dopo la guerra non ripresero più lo slancio di inizio secolo, molte di esse non ripresero più l'attività.