Prodotti della tradizione
NOME/NOME IN DIALETTO:
Formaggio grana / Grana
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO:
Il "Grana Padano DOP" è un prodotto italiano che viene prodotto trentadue province situate in Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte e Trentino Alto-Adige. E’ un marchio Dop (Denominazione di Origine controllata) e pertanto tutte le tre fondamentali fasi della filiera produttiva (allevamento e mungitura delle bovine, raccolta e trasformazione del latte in formaggio, stagionatura, eventuale grattatura) devono obbligatoriamente avvenire nella zona di origine. Si presenta come un formaggio a pasta dura, cotta ed a lenta maturazione.
L’origine del formaggio viene fatta risalire al 1135, quando i monaci cistercensi dell'abbazia di Chiaravalle scoprono un diverso utilizzo del latte, allora in una fase di sovraproduzione. La cottura, l’aggiunta del caglio e la salatura portano alla nascita del primo esempio di formaggio a pasta dura.
Nel corso del tempo il prodotto si afferma anche sulle tavole più importanti del Rinascimento, come ricorda in una missiva del 1504 la marchesa di Mantova Isabella d'Este, la quale invia il formaggio in regalo ai suoi familiari, signori del ducato di Ferrara.
La consacrazione che tutti oggi conosciamo è tuttavia figlia di iniziative ben più recenti. Infatti, nel primo dopoguerra si è manifestata la necessità di definire "Grana Padano" come quel formaggio prodotto con materie prime ben specifiche, grazie a una tecnica e a una procedura ben definita e in una zona di produzione delineata. Avviene così che il 1° giugno 1951 nella località di Stresa, sul Lago Maggiore, operatori e tecnici caseari europei si ritrovano per siglare una convenzione. In questo importante documento si da vita alla distinzione del formaggio “grana lodigiano” in due tipologie: il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano. Naturalmente nella Convenzione di Stresa sono indicate le norme precise della denominazione dei formaggi e le loro specifiche caratteristiche.
UTILIZZO NELLA RICETTA:
Il Grana Padano DOP è l’ingrediente finale del piatto tipico Riso alla Pilota. Esso infatti, una volta grattuggiato, viene abbondantemente cosparso sul riso appena mescolato all’interno dei paiuoli. Solamente dopo questo gesto il Riso alla Pilota è pronto per essere servito in tavola.
VALORI NUTRIZIONALI per 100 g:
32 Proteine totali g 33
Fosfopeptidi solubili g 1,5 Aminoacidi liberi totali g 6
Grassi g 28 Acidi linoleici coniugati (LCA) mg 170
Zuccheri (Carboidrati) assenti Calcio mg 1165
Fosforo mg 692 Rapporto calcio/fosforo 1,7
Cloruro di sodio g 1,6 Potassio mg 120
Magnesio g 63 Zinco mg 11
Ferro µg 140 Rame µg 500
Selenio µg 12 Iodio µg 35,5
Valore energetico
kj 1597 (1048 da lipidi e 549 da proteine) kcal 384 (252 da lipidi e 132 da proteine)