Dopo il 1945 quasi tutte le #pile presenti nella varie #corti che non si era potuto o voluto adeguare tecnologicamente cessarono la loro attività. Ciò è anche da mettere in relazione con il dissolversi della tradizionale azienda agricola, con la progressiva sparizione del latifondo che all'inizio aveva permesso la creazione di #risaie di grandi dimensioni e con un nuovo indirizzo delle colture agrarie. Tutte le pile del mantovano hanno logicamente abbandonato il vecchio sistema a #pistoni. Nessuna moderna #riseria del mantovano sfrutta oggi la forza idraulica. Dopo la richiesta del Consorzio di Bonifica Fossa di Pozzolo di un considerevole aumento delle tariffe dell'acqua e dalla modifica del percorso di alcuni #canali, in tempi non lontani, risultò preferibile passare alla energia elettrica sempre disponibile. Lo stesso non poteva dirsi per quella idraulica soprattutto durante i mesi estivi quando diventa prevalente la necessità irrigua. Forse l'ultima #pila mantovana a cedere su questo fronte fu la pila Galeotto che adottò l'energia elettrica solo nel 1968. Delle oltre cinquanta sessanta pile presenti fino al secolo scorso in tutta la provincia risultano oggi in attività solo otto: Campanini di S. Giorgio, Pasini e Petazzi di Roncoferraro, Schiavi Florindo di Castiglione Mantovano e quella del figlio Gilberto di Canedole, Roncaia di Castel d'Ario, Vanzini/Simonazzi (ex Galeotto) di Bigarello, Zacchè di Mantova. #video
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