La #bigolada è la tradizione più caratteristica di Castel d'Ario. Il nome e la tipologia del cibo risalgono agli anni Venti del Novecento, ma la festa si inserisce in una precedente manifestazione nata l'8 marzo 1848, alla vigilia della prima guerra d'indipendenza. Allora, in segno di protesta anti-austriaca e anti-clericale, si erano distribuiti gratis alla popolazione "polenta, aringhe, cospettoni e vino piccolo". La principale caratteristica di questa pasta è la ruvidità che le consente di trattenere il condimento. Caratteristica dovuta al tipo di preparazione a trafila che impiega torchi azionati a mano, in cui si fa passare un impasto piuttosto sodo. In questa ricorrenza a Castel d’Ario vengono cotti, in enormi paioli, più di dieci quintali di spaghetti. Il condimento si prepara facendo sciogliere nell’olio, aromatizzato con l'aglio, le sardine (o le acciughe, dal sapore più delicato) dissalate e pulite.
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